Parcheggi: senza le strisce bianche le blu sono illegittime

La decisione di un giudice di pace –  la quale dichiara che, se non c’è un adeguato numero di posti gratuito dove poter parcheggiare l’auto, nelle vicinanze delle strisce blu, quest’ultime sono illegittime –  ha creato un precedente che potrebbe influire in modo significativo sulla prassi delle amministrazioni comunali italiane. Negli ultimi anni, infatti, i parcheggi a pagamento non solo hanno invaso le città, ma sono ormai approdati anche nelle periferie con la conseguenza che i parcheggi gratuiti stanno mano a mano scomparendo.

Il Codice della strada prevede che nella zona in cui sono previste strisce blu devono esservi anche, in numero proporzionale, parcheggi con strisce bianche, tuttavia, si prevedono delle eccezioni. Il Codice, in particolare, stabilisce che l’obbligo di “proporzionalità” non sussiste nelle cosiddette zone di rilevanza urbanistica ossia zone dove si creano situazioni di intenso traffico. Non basta tuttavia definire una zona “di rilevanza urbanistica” affinché le amministrazioni possano ricoprire le città con parcheggi a pagamento”, è infatti necessario emanare delibere che contengano i dati volti a confermare il reale bisogno di tali parcheggi.

Ha avuto particolare rilevanza un caso di un automobilista di Como (città dove l’amministrazione ha deciso arbitrariamente che tutto il territorio comunale fosse da considerarsi “zona di rilevanza urbanistica”) che, avendo ricevuto la multa per non aver pagato la sosta, impugnava la multa medesima dichiarando che non vi erano alternative di parcheggio. Il giudice di pace gli ha dato ragione affermando, inoltre, che la delibera del Comune è viziata da “eccesso di potere per causa falsa e difetto di istruttoria e motivazione”.